venerdì 25 settembre 2015

Recensione: "Firebird - La caccia" di Claudia Gray

Buon pomeriggio, tortine :)
Spero abbiate passato una bella settimana. La mia è stata di pura agonia, maledetta università.
Ho comunque trovato un po' di tempo per leggere e finire Firebird - La caccia.
E per fortuna che sono arrivata all'ultima pagina.
Ora, con molto rammarico, potrò dedicarmi ad altro...


Firebird - La caccia
di Claudia Gray


Prezzo: 16,00
Pagine: 340
Serie: Firebird #1
Editore: Harlequin Mondadori
Genere: young adult, fantasy, distopico, paranormal, time travel
Data di pubblicazione: 8 settembre 2015

Marguerite Caine è cresciuta respirando intorno a sé le teorie scientifiche più all'avanguardia. I suoi genitori, infatti, sono due famosi scienziati che sono riusciti a realizzare la macchina più stupefacente di tutti i tempi: il Firebird. Si tratta di un congegno che permette di viaggiare in dimensioni parallele, basandosi sulla teoria che esistono infiniti universi, che sono poi quelli delle possibilità. Ciò che non è stato in questo mondo si è certamente realizzato in uno degli altri. Il padre di Marguerite, però, è misteriosamente scomparso. Sembra che a ucciderlo sia stato Paul, uno degli assistenti, che è poi fuggito impunito in un'altra dimensione, portando via con sé tutti i dati relativi al Firebird. Marguerite si lancia alla ricerca del padre e grazie a Theo, uno studente di fisica che l'aiuta nell'impresa, riesce a ingaggiare una caccia all'uomo pluri-dimensionale, tra una Londra del futuro, una Russia ai tempi dello Zar e un mondo sottomarino... Le vite sono mille. Mille le possibilità. Ma il destino è uno soltanto.



«Ogni forma d'arte è un altro modo di vedere il mondo. Un'altra prospettiva, una finestra diversa.
E la scienza...è la finestra più spettacolare di tutte: da lì si vede tutto l'universo.
»




  Mi viene solamente una parola in mente per descrivere questo libro: DE-LU-SIO-NE. Delusione. Delusione totale su di te, sulla tua mucca... Davvero. Non so nemmeno cosa scrivere. Ero partita con le migliori intenzioni di leggere e divorare Firebird, invece è stato proprio il contrario. Ho fatto molta fatica a continuarlo e ho impiegato diversi giorni a finirlo. Un fiasco.
   Iniziamo col dire che ciò che mi aveva attirato fin da subito sono state, non tanto la bella copertina, tanto decantata che sì, mi piace ma neanche eccessivamente, bensì la miriade di recensioni positive lette della versione inglese, nonché il titolo 'A Thousand Pieces of You', che mi suggeriva fosse comunque una storia distopica molto romantica. Totalmente fuorviante.
  Il racconto entra subito nel vivo. Fin dalle prime pagine si viene catapultati in questa storia di dimensioni e viaggi interdimensionali senza aver praticamente nessun elemento chiave per poterne capire il funzionamento e, soprattutto, senza aver avuto una minima introduzione su personaggi e situazioni. Sappiamo che il padre della protagonista, Marguerite, è morto (come? boh), che il sospettato è Paul, uno dei suoi assistenti (perché avrebbe dovuto?), fuggito in un'altra dimensione grazie a un Firebird (e come funziona? perché è stato inventato?) rubato...e lei che decide di fare? Dopo nemmeno un giorno dal lutto parte alla ricerca del presunto assassino con l'assistente numero due, Theo. Nemmeno un minimo di dubbio. Solo voglia di vendetta.
  Il personaggio di Marguerite a mio avviso è sviluppato in modo pessimo. Durante lo svolgimento dei fatti mi è sembrata solamente una ragazzina priva di qualsiasi forma di raziocinio ed etica. Salta da un corpo all'altro delle diverse Marguerite, presenti nelle altre dimensioni, così come cambia opinione ogni secondo. Non riesce neppure a controllarsi nell'usare quei corpi (con ancora anime assopite all'interno) secondo i propri criteri di scelta. Preoccupazione ed empatia per l'ospitante: livello 1.
  Neppure gli altri personaggi sono da meno per odiabilità e il problema sta tutto nel fatto che vengono poco approfonditi. L'autrice ha dedicato spazio nella descrizione dei nuovi ambienti, apprezzabile, come la Londra dalla tecnologia avanzata o la nuova/vecchia Russia, ma ha voluto inserire (e mi chiedo veramente perché) un triangolo amoroso inutile, tralasciando invece questioni che avrebbero potuto decisamente rendere la storia più descrittiva e, di conseguenza, maggiormente godibile. Ho dovuto rileggere delle righe varie volte per poter afferrare alcuni sbalzi di scena, tanto repentini da rendere il tutto molto poco fluido e per alcuni versi incomprensibile.
  L'amore è nullo tra i protagonisti principali. Mag prima vuole Theo, poi Paul, poi pensa che in effetti ogni Paul potrebbe andare bene, poi ci ripensa...deciditi. Mentre i ragazzi la trovano incredibilmente attraente, per non si sa quale motivo, ma allo stesso tempo non si fanno avanti. L'unica vera cosa che ho apprezzato in tutta la storia è stato l'amore incondizionato tra i genitori di Mag e il rapporto padre-figlia, descritto grazie alle parecchie digressioni temporali presenti. 
  Altra cosa, non mi è piaciuto per niente il fatto che dopo pochissimo tempo in una dimensione si sentissero già a proprio agio e trovassero tutte le info necessarie per sopravvivere. Nemmeno MacGyver avrebbe saputo fare di meglio.
  In generale, lo stile di scrittura della Gray non mi ha proprio convinto. Non sono riuscita ad rimanere emotivamente coinvolta in nessuna situazione, nemmeno durante il periodo in Russia, nonostante sia la parte descritta meglio e lievemente più approfondita. In più, tutta la storia è ultra prevedibile, il che ha ulteriormente peggiorato il mio già debole interessamento.
  Non so davvero, forse il problema sono io. Ormai dopo Hunger Games non riesco a farmi piacere più nessuna storia distopica (e credetemi, questa non ha proprio nulla a che farci).
  Continuerò comunque la serie perché voglio leggerne la conclusione, con la speranza che migliori almeno un po' nel prossimo capitolo.



Voto: 2 fette, a essere generose. Qui c'è molto di meglio da fare.
Per chi non vuole dedicarsi a nulla di più impegnativo :(



Alla prossima lettura! 

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